Come sai, tutto ciò che è in qualche modo collegato al nostro mondo, quello della casa, per noi è di grande interesse.
Il settore dell’edilizia è considerato purtroppo come responsabile per un terzo della produzione di anidride carbonica in Italia.
La bioedilizia, attraverso lunghe e approfondite ricerche, offre un sistema rivoluzionario nel costruire e riqualificare le nostre case. Una delle innovazioni più interessanti di questi tempi ci è parsa la bioedilizia in canapa.
Le costruzioni realizzate in calce e canapa migliorano l’isolamento termico fino al 30% e determinano una diminuzione della capacità delle pareti di farsi attraversare dal calore del 20%. Si ha un risparmio energetico di almeno il 50% rispetto ad una abitazione tradizionale…non male, no?
La canapa è un “carbon negative”, cioè è in grado di sintetizzare il carbonio. Le case così costruite sono più salubri e sicure in caso di incendi, poiché il materiale ha una minore velocità di diffusione delle fiamme.
Si tratta di una filiera produttiva, quella della canapa, così come il processo di creazione dei mattoni, altamente sostenibile per l’ambiente.
A differenza di altre colture:
- non pesa sull’ambiente e sulla salute umana e animale e ha bisogno di pochissima acqua.
- in molte zone è sufficiente anche solo l’acqua piovana.
- la canapa assorbe le polveri sottili e può essere utilizzata per risanare i terreni contaminati.
Ci sono ulteriori argomenti a favore della bioedilizia in canapa:
- i mattoni naturali si posano a secco, risparmiando il 90% dell’acqua utilizzata, rispetto al cemento. In caso di demolizione degli edifici è completamente riciclabile.
- In Italia esistono intere lottizzazioni biocompatibili ad emissioni zero. Si parla di bioedilizia, ma anche di neoedilizia, a base di un composto fatto di canapa e calce, già molto usato in quei paesi dove l’attenzione all’ambiente è massima e i benefici edili sono innumerevoli.
Noi pensiamo che leggere, approfondire, e condividere informazioni di questo tipo sia importante e costruttivo…specialmente quando sensibilizza rispetto alla necessità di innovazione di un settore come quello così energivoro dell’edilizia.